News10 Maggio 2023 10:05

Banche, Odg Silvestri (M5S): su extraprofitti e contenimento tassi

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/01115/005

presentato da

SILVESTRI Francesco

testo di

Lunedì 8 maggio 2023, seduta n. 99

  La Camera,

premesso che:

le disposizioni recate dal decreto-legge sono riconducibili alla materia «moneta, tutela del risparmio e mercati finanziari », introducendo misure finalizzate a garantire alle imprese un più agevole accesso ai capitali finanziari attraverso il ricorso all’emissione di strumenti finanziari digitali;

sotto tale profilo, ferma restando l’esigenza di garantire un efficace presidio in termini di vigilanza e controllo a tutela degli interessi degli investitori e delle stesse imprese, la possibilità di ricorrere più agevolmente al mercato degli strumenti finanziari digitali potrebbe servire ad attenuare l’impatto negativo nell’accesso al credito, conseguente all’incremento dei tassi di interesse bancari sui prestiti e finanziamenti;

al riguardo, nel Documento di economia e finanza 2023 presentato dal Governo si evidenzia come nella parte finale dell’anno 2022 gli aumenti dell’inflazione e dei tassi di interesse abbiano interrotto la fase di crescita del PIL in corso da sette trimestri, riducendo in particolare il potere di acquisto delle famiglie e la capacità di accesso al credito per le imprese;

nello stesso documento di programmazione il Governo si dichiara consapevole della difficile situazione creatasi e valuta necessaria l’adozione di misure urgenti con cui contrastare tali effetti;

il bollettino mensile dell’Abi riporta che a marzo 2023, a seguito dei rialzi della Bce, il tasso medio sul totale dei prestiti è stato del 3,81 per cento contro il 3,65 per cento del mese precedente. Nello specifico, il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni è stato il 4 per cento rispetto al 3,76 per cento del mese precedente e al 5,72 per cento a fine 2007; il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese è stato del 3,9 per cento contro il 3,55 per cento del mese precedente;

i recenti dati diffusi da Istat, già confermano il calo dei mutui sulle abitazioni nel terzo trimestre 2022, che segnano un – 7,4 per cento rispetto al precedente anno. In calo anche la crescita dei finanziamenti che scende dal +1 al più 0,5 per cento;

di contro, prosegue la crescita dei ricavi da margine di interesse per gli istituti di credito, avviata a partire dal terzo trimestre 2022 in conseguenza dell’aumento dei tassi di interesse BCE disposto a luglio dello scorso anno;

come evidenziano i risultati finanziari relativi al primo trimestre 2023, i principali istituti di credito stanno registrando ricavi record, soprattutto in conseguenza – si legge nei documenti di presentazione – dell’andamento favorevole dei tassi di interesse sui finanziamenti;

secondo quanto riportato da fonti di stampa, il Governo starebbe pensando all’introduzione di un prelievo sui maggiori profitti del settore bancario;

il prelievo sugli extra profitti bancari è stato già introdotto, con effetti positivi, in altri paesi europei; l’imposizione sugli extra-profitti delle banche introdotta lo scorso anno dal Governo spagnolo, infatti, sta producendo i suoi primi effetti sui bilanci societari: i dati finanziari pubblicati di recente dal Banco Santander evidenziano una marginale contrazione degli utili per circa 224 milioni di euro, in conseguenza dell’applicazione del prelievo, a fronte di potenziali ricavi da margine di interessi per miliardi di euro;

è necessario intervenire con urgenza anche nel nostro Paese individuando soluzioni mirate finalizzate a compensare i maggiori ricavi del settore bancario con le maggiori spese per la clientela e neutralizzare gli aumenti conseguenti ai maggiori interessi applicati sui prestiti, preservando la capacità di spesa delle famiglie e delle imprese,

impegna il Governo:

al fine di agevolare l’accesso al credito e al mercato dei capitali finanziari, anche in considerazione del peggioramento delle condizioni economiche che si prevede per i mesi futuri, a introdurre ulteriori misure finalizzate a neutralizzare gli effetti negativi degli aumenti dei tassi di interesse sui mutui e prestiti alla clientela, e per l’effetto:

a introdurre, a partire dalle famiglie economicamente più deboli e dalle piccole e medie imprese, strumenti di stimolo per gli istituti di credito finalizzati al contenimento dei tassi di interesse applicati ai prestiti alla clientela nonché all’adeguamento dei tassi di interesse sulla raccolta in favore della clientela, anche attraverso la previsione di forme di prelievo sui maggiori ricavi da margine di interesse e commissioni direttamente connessi all’aumento dei tassi di interesse disposti dalla BCE;

a potenziare, attraverso le autorità preposte, le azioni di tutela della clientela e di vigilanza sulla correttezza dei comportamenti degli istituti di credito e intermediari finanziari, al fine di contrastare e prevenire l’adozione di pratiche commerciali a sfavore dei clienti.
9/1115/5Francesco Silvestri.