News8 Maggio 2023 16:23

Festival Sviluppo Sostenibile, ASVIS. Stefanini: “Per trasformare il paese serve un salto di qualità”

Ha avuto inizio oggi pomeriggio, con la giornata inaugurale, il Festival dello Sviluppo Sostenibile 2023 organizzato da Asvis, l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile. Nel corso dell’introduzione è ovviamente intervenuto Pierluigi Stefanini, presidente dell’Asvis: “Questa è la settima edizione del Festival, e torniamo a farla a Napoli. Iniziamo da qui il percorso che ci accompagnerà per oltre venti giorni fino all’appuntamento conclusivo, al Parlamento a Roma. Siamo soddisfatti, perchè l’attenzione sta crescendo. La prima sottolineatura” ha specificato Stefanini “la dedico all’Agenda 2030 dell’Onu, dove sono presenti concetti chiave che sono fondamentali per mettere a fuoco il PNRR. Dal punto di vista metodologico l’Agenda ci consegna degli elementi chiave: la dimensione, intanto, che non può che essere universale. Abbiamo dei problemi, nel nostro pianeta, che si intersecano e sovrappongono tra loro. Il nostro dovere è quello di utilizzare uno sguardo “aperto”. Il secondo elemento chiave” ha proseguito il presidente di Asvis “è il valore della partecipazione. Mai come oggi abbiamo bisogno di investire in partecipazione e democrazia, creare ascolto tra le diverse realtà del paese. Terzo elemento è quello di avere un approccio integrato, ovvero cercare nel mettere a fuoco le priorità che il Paese deve affrontare e sta affrontando. Se vogliamo rispondere alle domande che riguardano il futuro dei nostri giovani, ad esempio, dobbiamo intervenire su tutte le politiche, con un respiro largo, integrato appunto. Una politica che sia capace di corrispondere alle loro aspettative e al loro ruolo futuro” ha ribadito.

“L’agenda poi ci aiuta anche da un altro punto di vista, che è quello di riuscire a creare le condizioni perché attraverso il lavoro sugli investimenti e sulle riforme – che il piano nazionale deve affrontare – ci sia la condizione per sviluppare un’attenzione particolarmente centrata sulla trasparenza, sul monitoraggio e sulla rendicontazione. E, aggiungerei, anche sulla dimensione partecipativa e di coinvolgimento dei luoghi e dei territori, a partire dalle Regioni, e poi anche dalle città: alimentare con determinazione e con una apertura culturale il coinvolgimento pieno delle istituzioni decentrate”. Il presidente di Asvis ha proseguito facendo di nuovo riferimento al PNRR: “E’ necessario fare questo sforzo, collegare il Piano Nazionale di Ripresa e di Resilienza con gli obiettivi dell’Agenda 2030. C’è un divario, un gap, un ritardo e un’incongruenza che dobbiamo colmare con rapidità, con urgenza, con determinazione. Non possiamo perdere tempo. Da questo punto di vista, almeno nelle intenzioni, il Governo sembra orientato a collegare in modo convergente e integrato le diverse risorse che abbiamo a disposizione: sia quelle che ci derivano dai fondi europei, sia quelle che sono già presenti nel Piano nazionale di ripresa e di resilienza. Insomma, abbiamo bisogno di fare un salto di qualità, questo è il messaggio chiave che vorrei trasmettere: cambiare l’approccio culturale non è facile, a partire dalla pubblica amministrazione, ma è una sfida che ci riguarda tutti. È difficile, ma è fondamentale se vogliamo costruire una prospettiva che sia davvero capace di trasformare il nostro Paese, di renderlo un Paese moderno, competitivo, accogliente, dove il benessere dei cittadini sia l’elemento che guida i processi politici, economici e sociali su scala nazionale e territoriale. Infine- lo voglio ricordare perché questo è un risultato che la nostra alleanza ha ottenuto nello scorso anno con la modifica della Costituzione – abbiamo a disposizione, appunto, l’ombrello costituzionale che ci aiuta ad andare nella direzione di salvaguardare gli ecosistemi, la biodiversità, la tutela dell’ambiente, facendolo nell’interesse delle future generazioni”.