News2 Maggio 2023 12:34

Telefonia, interpellanza Aiello (M5S): su esuberi Vodafone

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00139

presentato da

AIELLO Davide

testo di

Mercoledì 26 aprile 2023, seduta n. 92

  I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, il Ministro delle imprese e del made in Italy, per sapere – premesso che:

come anticipato dal Financial Times già a gennaio 2023, in data 13 marzo 2023, presso la sede di Unindustria a Roma, Vodafone ha presentato alle segreterie nazionali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e Uil, la situazione aziendale e un piano di riassetto dei costi che equivale a circa 1000 eccedenze di personale, vale a dire un taglio di quasi il 20 per cento della forza lavoro, accolto con preoccupazione e anche con toni molto critici dalla parte sindacale, come si legge nei comunicati speculari delle parti sindacali;

si tratta dell’esito di un modello economico evidentemente non produttivo per il settore delle telecomunicazioni (Tlc) per cui la contrazione delle tariffe, causata da una competitività esasperata ed assenza di visione industriale – per un settore che nel resto d’Europa continua ad essere attivatore della transizione digitale –, viene compensata da una pesantissima riduzione dell’occupazione, che non dovrebbe invero essere mai la leva principale per contrastare il calo dei ricavi;

se è vero che la strutturale trasformazione del mercato e il drastico calo dei prezzi causato dalla straordinaria pressione competitiva, hanno portato a una forte contrazione di fatturato e margini del settore delle Tlc, su cui grava anche il peso della crisi energetica, allora è necessario individuare con urgenza un modo di conciliazione tra esigenza di incremento di ricavi e marginalità da un lato, e capacità occupazionale e qualità del lavoro dall’altro;

scongiurare un così drastico ridimensionamento degli occupati in Vodafone è fondamentale. Al fine di evitare percorsi così invasivi da coinvolgere circa il 20 per cento dell’intera forza occupazionale, sarebbe auspicabile coinvolgere maggiormente le parti interessate e ipotizzare soluzioni diverse quali, ad esempio, l’azionamento di interventi mirati di riqualificazione professionale, supportati da percorsi di formazione, per consentire lo sviluppo delle competenze in linea con la spinta di innovazione tecnologica, così come iniziative di riconversione professionale (reskilling e upskilling), nonché insourcing di attività;

similmente, una ulteriore strada percorribile potrebbe essere quella del ricorso alla formula del contratto di solidarietà ovvero una diversa e ridotta organizzazione oraria del lavoro, in tal senso ampliando quanto pure già previsto dal contratto di espansione, strumentale alle finalità generali del Piano di reindustrializzazione dell’azienda;

le preoccupazioni in tema occupazionale sul caso Vodafone sono oltremodo serie in quanto investono una azienda leader di un settore come quello delle tlc che, nel sistema Paese, dovrebbe costituire un volano per la digitalizzazione anziché rischiare il default;

da una simile vicenda, che di certo comporterà un impoverimento di know how, ne potrebbero altresì derivare conseguenze negative anche sul piano di futuri investimenti in Italia, aspetti entrambi che evidentemente non giovano alle prospettive di crescita e rilancio del Paese, attraverso una maggiore innovazione e digitalizzazione, anche coerentemente agli obiettivi previsti dal Pnrr;

è quindi necessario intervenire in maniera determinata di modo che, coinvolgendo tutte le parti interessate al confronto, si definisca con urgenza un significativo e chiaro indirizzo politico-economico per il settore delle tlc, suscettibile di garantire primariamente livelli e qualità occupazionali di un comparto altrimenti condannato alla mera gestione delle eccedenze –:

nell’ambito del processo, tuttora in atto, di riorganizzazione delle strutture e di riqualificazione del personale di Vodafone, se il Governo sia a conoscenza dei fatti citati in premessa e quali siano i suoi intendimenti, nonché le iniziative che intenda porre in atto al fine di bilanciare l’interesse a contenere i costi della filiale italiana con la fondamentale esigenza di garantire i livelli occupazionali, così scongiurando l’imminente e drastica riduzione della forza lavoro citata in premessa.
(2-00139) «AielloBarzottiCarotenutoTucciCappelletti».