News27 Aprile 2023 12:38

Pratiche sostenibili delle imprese nel 2022 e le prospettive 2023-2025. I dati Istat

Nel manifatturiero pratiche sostenibili in sei imprese su dieci nel 2022  Si stima che il 59,5% delle imprese manifatturiere,nel 2022, abbia intrapreso azioni di sostenibilità. Tra queste, il 50,3% adotta azioni di tutela ambientale, il 44,6% di sostenibilità sociale e il 36,8% di sostenibilità economica. Le grandi imprese sono mediamente le più attive in tutte le pratiche di sostenibilità: oltre i 4/5 delle grandi imprese (81,5%) e soltanto il 36,1% delle piccole imprese fanno azioni di sostenibilità.  Più diffuso il miglioramento di efficienza energetica e l’utilizzo da fonti rinnovabili nel 2022 tra le imprese manifatturiereTra le pratiche di sostenibilità il 22,3% delle imprese manifatturiere adotta sempre più l’utilizzo di energia da fonti rinnovabili e il 20,4% l’efficienza energetica.In termini di circolarità dei processi produttivi, oltre il riciclo dell’acqua (14,9%), l’11,8% delle imprese utilizza materie prime seconde e solo il 5,5% aderisce alla simbiosi industriale, il 5,2% riusa i rifiuti residui di produzione e il 4,7% delle imprese ricicla i materiali riprogettando i processi produttivi.  
In crescita l’impegno del settoremanifatturiero per la tutela ambientalenel 2023-2025Sulla base di quanto dichiarato da tutte le impresemanifatturiere intervistate si stima un aumento sensibile delle attività di tutela ambientale nel triennio 2023-2025. Ben il 64,5% delle imprese manifatturiere saranno attive nelle azioni di sostenibilità esaminate. Pratiche sostenibili in circa la metàdelle imprese dei servizi di mercato  Si stima che il 50,4% delle imprese dei servizi abbiaintrapreso azioni di sostenibilità nel corso del 2022. Tra queste, il 42,1% ha svolto iniziative di tutela ambientale, il 40,3% pratiche di sostenibilità sociale e il 35,2% delle imprese ha svolto azioni di sostenibilità economica. Le più attive sono le grandi imprese. 
Anche nei servizi più diffusi efficienza energetica e fonti rinnovabili nel 2022Le azioni più intraprese dalle imprese dei servizisono:  l’aumento di efficienza energetica (23,1%) el’uso di energia da fonti rinnovabili (22,2%), segue il risparmio nel trasporto dei prodotti (19,4%). Per lacircolarità, il 16,7% delle imprese utilizza materie prime seconde, il 13,3% attiva iniziative di rigenerazione/riuso di luoghi o beni culturali, il 13% ricicla l’acqua e l’8,2% aderisce alla simbiosi industriale.  Aumenta l’impegno per l’ambientedelle imprese dei servizi nel 2023-2025 Il 52,5% delle imprese dei servizi ha dichiarato di prevedere per il futuro iniziative di tutela ambientalee che l’impegno sarà maggiore in ogni azione indagata. Oltre a un impegno crescente per l’energia,si segnala l’aumento delle azioni collegate all’economia circolare. 

La maggior parte delle imprese manifatturiere orientate alla sostenibilità

Con riferimento a quanto dichiarano le imprese in tema dipratiche di sostenibilità, si stima che il 59,5% delle imprese manifatturiere, nel corso del 2022, abbia intrapreso azioni di sostenibilità. Tra queste, il 50,3% segue pratiche di tutela ambientale, il 44,6% iniziative di sostenibilità sociale e il 38,6% ha svolto azioni di sostenibilità economica.

Sotto il profilo dimensionale, le grandi imprese sono quelle che intraprendono maggiormente azioni di sostenibilità (81,5%), tale quota scende al 36,1% per le imprese di minori dimensioni. 

Da un punto di vista geografico sono le imprese manifatturiere del Nord-est e del Nord-ovest che svolgono più iniziative di sostenibilità, rispettivamente il 61,8% e il 60,2%, al Centro sono il 58,9%, mentre al Sud la percentuale è più contenuta, solo il 48,5% delle imprese.

Tra i settori economici, la più alta quota di imprese che intraprendono azioni di sostenibilità si rileva nellaFabbricazione di prodotti farmaceutici (81,5% delle imprese), seguono la Fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (75,3% delle imprese) e Industrie alimentari, bevande e tabacco (con il 69,2% delle imprese).Emerge come meno virtuoso il settore dell’Industria del legno, carta e stampa con il 48,5% delle imprese. Guardando alle componenti della sostenibilità, nel settore della Fabbricazione di coke, e prodotti petroliferi ci sonopiù imprese attive nelle pratiche di tutela ambientale (quasi il 73% delle imprese), ma anche per la sostenibilità sociale (66,7% delle imprese) e per quella economica (con il 64,8% delle imprese). 

Meno di un 1 impresa su cinque che fa sostenibilità utilizza gli incentivi

Delle imprese manifatturiere che svolgono azioni di sostenibilità, nel 2022, il 41,2% effettua anche un’attività di valutazione e gli standard sono ISO 9000 (più utilizzati dal 23,5% delle imprese) e ISO 45001(dal 20,4% delle imprese). Solo l’11,5% utilizza GRI (Global ReportingInitiative), l’8,9% utilizza ESG (Environmental, Social, Governance) e il 6,8% utilizza SDG (Sustainable Development Goals). Sono le grandi imprese che applicano criteri più specifici per la valutazione della sostenibilità, in quanto soggette dalla norma alla rendicontazione di sostenibilità (ex rendicontazione non finanziaria). 

Gli incentivi di legge vengono utilizzati dal 16,7% delle imprese manifatturiere che fanno sostenibilità, in particolare dalle grandi (il 23,5% delle imprese) e nell’area geografica del Centro (il 20% delle imprese). 

Energia da fonti rinnovabili ed efficienza energetica in cima alle scelte

Nel 2022 tra le imprese manifatturiere che svolgono azioni di sostenibilità per la tutela ambientale, le iniziative più intraprese sono l’aumento di utilizzo di energia da fonti rinnovabili e l’aumento dell’efficienza energetica, rispettivamente il 22,3% e il 20,4% delle imprese, segue la riduzione e/o il riciclo dell’acqua, con il 14,9% delle imprese. 

In termini di circolarità dei processi produttivi, oltre il riciclo dell’acqua, l’11,8% delle imprese utilizza materie prime seconde e solo il 5,5% aderisce alla simbiosiindustriale, il 5,2% riusa i rifiuti residui di produzione e il 4,7% delle imprese ricicla i materiali riprogettando i processi produttivi.

Le grandi imprese sistematicamente sono le più attive in tutte le azioni di tutela ambientale. 

Osservando i singoli settori del manifatturiero, le più alte percentuali di imprese attive nelle varie azioni indagate di tutela ambientale risultano essere quelle attive nellaFabbricazione dei mezzi di trasporto, Fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati, Fabbricazione di prodotti chimici, Fabbricazione di articoli di gomma e materie plastiche, altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi e Fabbricazione di prodotti farmaceutici di base e di preparati farmaceutici. 

Sempre più tutela ambientale in prospettiva nel manifatturiero

Per il periodo 2023-2025, sulla base di quanto dichiarato datutte le imprese indagate si stima un aumento sensibile delle imprese che svolgeranno attività di tutela ambientale, che interesseranno il 64,5% delle imprese manifatturiere nelle azioni oggetto d’indagine.

Nel 2023-2025, tra le iniziative che verranno maggiormente intraprese dalle imprese troviamo ancora l’utilizzo delle energie da fonti rinnovabili (44,2% delle imprese), seguita dal miglioramento dell’efficienza energetica  con (28,9% delle imprese), dalla riduzione e/o riciclo dell’acqua (19%delle imprese), dalla riduzione degli imballaggi (15,8% delle imprese) e dalla circolarità dei processi produttivi(14% delle imprese che utilizzeranno materie prime seconde, 8,1% delle imprese che aderiranno a simbiosi industriale, 7,4% delle aziende che riuseranno rifiuti residuidi produzione e 7,7% delle aziende che riciclerà materiali).

Anche nelle azioni programmate per il futuro le grandi imprese saranno le più attive, ma anche le medie e le piccole imprese aumenteranno in proporzione gli sforzi nelle varie pratiche di tutela ambientale.  

Azioni di sostenibilità in più della metà delle imprese dei servizi di mercato

Nel settore dei servizi di mercato, sulla base di quanto dichiarato dalle imprese, si stima che il 50,4% delle imprese abbia intrapreso azioni di sostenibilità nel corso del 2022. Tra queste, il 42,1% ha svolto iniziative di tutela ambientale, il 40,3% pratiche di sostenibilità sociale e il 35,2% delle imprese ha svolto azioni di sostenibilità economica.

Oltre 4/5 delle grandi imprese (aziende con oltre 1.000 addetti), cioè l’80,3% delle imprese, svolge azioni di sostenibilità, e solo il 36,6% delle imprese da tre a 999 addetti sono attive in termini di sostenibilità.

In termini geografici sono le imprese del Centro, con il 61,3%, ad essere maggiormente attive in pratiche di sostenibilità e per le altre macro-ripartizioni le percentuali di imprese attive in sostenibilità superano i 2/5, rispettivamente il 46,6% delle imprese nel Nord-ovest, il 43,1% nel Sud e il 41,5% nel Nord-est.

Il settore dei Trasporti e magazzinaggio è quello che mostra la percentuale più alta di imprese attive in azioni di sostenibilità con il 67,7% delle imprese, di cui il 62,3%impegnate nella tutela ambientale. Il settore dei Servizi turistici è quello meno virtuoso, solo il 39,3% delle imprese persegue azioni di sostenibilità, di cui il 36,5% attive nella sostenibilità ambientale. 

Diffusi gli standard di valutazione della sostenibilità e l’utilizzo di incentivi 

Delle imprese dei servizi di mercato che svolgono azioni di sostenibilità, il 36,4% effettua anche un’attività di valutazione e gli standard più utilizzati sono ISO 9000 con il 24,2% delle imprese, ISO 45001 con il 23,7% delle imprese, GRI con il 21,4% delle imprese, ESG con il 21,3% delle imprese e SDG con il 20,2% delle imprese. 

Gli incentivi di legge vengono utilizzati dal 22,8% delle imprese dei servizi che svolgono sostenibilità, in particolare dalle grandi imprese (con il 55,7% delle grandi imprese) e nell’area geografica del Centro (con il 46,5%delle imprese).

Le più attive nella tutela ambientale sempre le grandi imprese dei servizi

Nel 2022, nell’ambito della tutela ambientale, l’aumento dell’efficienza energetica e l’aumento di utilizzo di energia da fonti rinnovabili sono le iniziative più intraprese, rispettivamente dal 23,1% e dal 22,2% delle imprese dei servizi, segue il risparmio per il trasporto dei prodotti con il 19,4% delle imprese. In termini di circolarità dei processi produttivi il 16,7% delle imprese utilizza le materie prime seconde, il 13,3% delle imprese attiva iniziative di rigenerazione e riuso di luoghi o beni culturali, il 13% ricicla l’acqua e l’8,2% delle imprese aderisce alla simbiosi industriale.

Le grandi imprese sono sistematicamente più attive delle piccole e medie imprese in tutte le attività di tutela ambientale. 

In termini di settori economici, il settore dei Trasporti e magazzinaggio presenta in modo omogeneo le più alte percentuali di imprese attive in quasi tutte le attività di tutela ambientale indagate, seguito dai Servizi di informazione e comunicazione.

Per le imprese dei servizi di mercato un futuro sempre più sostenibile

È stato chiesto a tutte le imprese indagate se prevedesserodi intraprendere per il periodo 2023-2025 iniziative di tutela ambientale. Dalle stime emerge un aumento delle imprese dei servizi che dichiarano di voler svolgere attività di tutela ambientale nel triennio, arrivando al 52,5% delle imprese dei servizi.

Nel 2023-2025 tra le iniziative maggiormente segnalate dalle imprese dei servizi troviamo ancora l’utilizzo delle energie da fonti rinnovabili con il 34,6% delle imprese e il 29,6 % delle imprese che sarà attivo nel migliorare l’efficienza energetica. Segue l’attività di trasporto prodotti con il 24,8% delle imprese e la riduzione dell’uso delle materie prime con il 19% delle imprese attive. Per la circolarità dei processi produttivi, il 17,3% delle imprese intraprenderà iniziative di rigenerazione e riuso di luoghi o beni culturali, il 16,3% delle imprese utilizzeranno materie prime seconde e il 15,2% riciclerà l’acqua. Si ridurrà invece la percentuale di imprese che svolgeranno iniziative di simbiosi industriale (solo il 2,7% delle imprese). 

In termini di settori economici si stima che il numero delle imprese dei Servizi di informazione e comunicazione avranno le più alte percentuali di imprese attive nelle varie pratiche di tutela ambientale e il settore dei Servizi turistici avrà percentuali simili a quello dei Servizi alle imprese ed altri servizi.