“L’Italia è conosciuta in giro per il mondo per la sua storia, per l’arte, per la cultura, per l’agroalimentare, per tutto quello che siamo in grado di offrire e soprattutto per quello che i nostri imprenditori hanno fatto nel passato. Il lavoro che abbiamo provato a fare è quello di cercare di aiutare, tutelare e valorizzare chi ha intenzione di non cedere al mero consumismo -e quindi trasformare un locale storico in un fast food o in un franchising- ma di far sì che il proprio paese e il proprio quartiere in alcuni casi possa rimanere patrimonio della comunità ma anche del nostro Paese e dei turisti che vengono in Italia.”
Così il Vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio in occasione della presentazione del disegno di legge volto alla tutela e alla valorizzazione dei locali storici.
“L’obiettivo che abbiamo è quello di far sì che l’Italia rimanga un unicum e non che si vada in una città italiana e si possa essere tranquillamente a Roma come a Milano o magari qualunque città del mondo, come purtroppo sta accadendo in tanti centri storici che sono tutti uguali, dove ci sono franchising, dove ci sono catene a livello internazionale ma poi alla fine non destano né interesse e neppure stupore.
Ci sono diverse associazioni, noi stiamo collaborando con l’associazione storica dei locali storici che è quella con la quale abbiamo costruito questa proposta e quindi il lavoro che vogliamo fare è di far sì, indipendentemente dalle associazioni di categoria – che assolutamente è giusto che ci siano – di arrivare alla tutela del nostro Paese.
I locali storici oggi in Italia sono quasi trecento.
In base alla legge vorremmo stanziare 150 milioni di euro.”