News5 Aprile 2023 10:53

Tavolo agrindustria, Urso: primo settore italiano per un valore di 200 mld. Presto in Cdm provvedimento su Made in Italy

“Il settore primario del Made in Italy ci fa riconoscere direttamente nel mondo. L’agroindustria è il primo settore italiano per un valore di 200 miliardi e il primo per crescita, oltre il 20% negli ultimi anni e anche il primo per le esportazioni. Per questo ne riconosciamo il suo valore con l’insediamento di questo tavolo di filiera coinvolgendo anche gli altri dicasteri e i rappresentanti delle imprese, così da sviluppare una politica di filiera che il paese intende realizzare. Parlo di riforme, anche fiscali, e con gli incentivi per aumentare l’innovazione tecnologica e l’occupazione. Abbiamo sollecitato la Commissione per utilizzare più risorse sulla transazione 4.0, quindi macchinari green collegati all’innovazione digitale”.

Così Adolfo Urso, ministro Mimit, in occasione del primo incontro del tavolo sull’agro industria convocato insieme al Ministero per l’agricoltura e la sovranità alimentare.

“Abbiamo già messo in campo i contratti di sviluppo per la commercializzazione dei prodotti agricoli e stiamo redifinendo gli aiuti di stato per non incorrere nella disciplina. Nel prossimo mese presenteremo un provvedimento sul Made in Italy al Cdm, dove dobbiamo sviluppare una politica per migliorare le competenze, da qui il liceo del Made in Italy, che mira a coniugare sistema formativo e produttivo, un elemento necessario per i manufatti italiani”, prosegue Urso.

“Nel provvedimento ci sarà anche un parte sulla contraffazione, per difendere i nostri prodotti nel mondo. Ci saranno poi ulteriori strumenti finanziari per aiutare le imprese, che vanno valorizzate e stimolate nella crescita. Vorremmo fare una grande conferenza sul mondo industriale nella prossima primavera,quando l’Itlaia presiederà il G7.

Questi dossier hanno impatto sul sistema produttivo, come ad esempio quello sul packaging, che ha conseguenze sul sistema produttivo italiano, Manon è l’unico, ci sono quelli sulle acque reflue, quello sull’Euro 7 o sui mezzi pesanti. Bisogna lavorare insieme e creare alleanze in europee per indirizzare le direttive europee, così da affrontare al meglio la sfida globale, conclude il ministro.