“Parliamo dell’export, in particolare, perché l’essere Made in Italy oggi è una qualifica molto chiara, che però da sola non basta più. Serve sostenibilità, perché tra poco, quando gli altri stati si adegueranno a tutti questi criteri di cui stiamo parlando, non solo in Europa, il prodotto Made in Italy dovrà essere accompagnato da una documentazione che racconta come questo è stato realizzato, nel rispetto di tutti i criteri ESG, quindi ambiente, sociale e comportamento corretto, quindi della governance. Se queste tre voci non vengono soddisfatte, l’importatore avrà difficoltà poi a sua volta a riproporre il prodotto al mercato. Quindi non più solo rapporto prezzo-qualità, non più solo rapporto eccellenza o meraviglia della manifattura e della creatività, ma anche criteri di sostenibilità rispettati in pieno”.
Così a PMINEWS Francesco Tamburella, Coordinatore Consumerlab,in occasione del convegno organizzato a Roma da OIBR sul bilancio di sostenibilità per le PMI.