News29 Dicembre 2022 12:31

Manovra, Meloni: fatte scelte politiche. Maggioranza coesa per creare ricchezza e taglio costo lavoro

La prima manovra del governo Meloni è stata approvata ufficialmente dal Senato, dopo la fiducia: i voti favorevoli sono stati 107 (erano stati 109 per la fiducia), i contrari 69 e uno è stato l’astenuto.

Sulla manovra.

“Mi fido degli alleati del governo, i dibattiti sono normali. Contano però i fatti, abbiamo approvato legge di bilancio non facile e con un indirizzo politico. La priorità era il caro bollette ma abbiamo iniziato a mantenere gli impegni presi. Abbiamo messo tutte le risorse sulle grandi misure e il fatto che la manovra sia stata approvata un giorno prima mostra il clima assolutamente positivo all’interno della maggioranza.

Siamo in situazione di grande emergenza e i provvedimenti energetici costano 5 mld euro al mese. Se il quadro cambierà una parte di risorse potranno liberarsi. Questa è una manovra finanziaria in cui il grosso delle risorse sono spostate sui giovani, sulla nuova occupazione e sulle imprese per creare nuova ricchezza e lavoro. Sono state fatte delle scelte.”

Così il premier Giorgia Meloni nel corso della conferenza stampa di fine anno.

Sul covid.

“In Italia l’incidenza del covid è in calo ma ci siamo mossi immediatamente con la situazione che sta nascendo in Cina. Il Ministro Schillaci ha disposto il tampone per chi viene dalla Cina, ma serve una misura europea. Ho chiesto di scrivere al commissario Ue per chiedere all’Unione di prendere una decisione in tal senso. Lo stesso ha fatto il ministro Salvini. Adesso aspetto le decisioni dell’Europa. Dobbiamo capire se si tratta di una nuova situazione o si tratta di varianti già presenti in Italia. In questo momento la situazione è tranquilla. La soluzione sono i controlli, i tamponi, le mascherine.  Il modello della privazione delle libertà non è stato efficace e la Cina lo dimostra. Dobbiamo lavorare sulla responsabilità dei cittadini e non sulla coercizione.”

Sul lavoro.

“Creare le condizioni per migliorare il tema lavoro significa mettere le persone in condizione di assumere. Questo si può fare quando l’economia è libera di operare e il governo fa del suo meglio per favorire chi crea ricchezza e lavoro. L’Italia non sempre lo ha fatto, invece sì è creato spesso un limite al creare ricchezza. La povertà non si può abbattere con decreto, il lavoro lo creano le aziende. Noi ci siamo mossi per togliere alcuni vincoli e dare segnali sulla tassazione. La decontribuzione totale per chi assume a tempo indeterminato è una misura in tal senso.

Sui voucher riguarda alcune tipologie particolari di lavoro, quelli stagionali, e credo sia meglio normarlo piuttosto che farlo fare in nero.

Sul tema delle politiche attive del lavoro. Il RdC che cesserà per chi ha tra i 18-59 anni e non ha figli a carico è una sfida che vogliamo vincere, perché vogliamo dare loro un lavoro. Quando ci si reca in un centro per l’impiego quel soggetto deve essere in grado di indicarmi chi mi forma per poi trovare lavoro. Sull’offerta congrua: va bene non accettare lavori sottopagati e in cui siamo sfruttati, ma non possiamo rifiutare lavori ben retribuiti anche se quel lavoro non è quello che avevamo sognato.”

Su Pnrr.

“Sono contenta che Governo abbia raggiunto tutti gli obiettivi previsti. Quando siamo arrivati al governo solo 25 obiettivi erano stati raggiunti, sui 55. Abbiamo concentrato le competenza del Pnrr sotto un unico ministero e fare un ragionamento organico. Abbiamo riattivato la cabina di regia sul Pnrr che mette insieme tutto gli attori a tutti i livelli perché non basta il solo governo. I risultati sono arrivati ma ora arriva la parte difficile. Finora è stata fatta programmazione mentre adesso gli obiettivi devono diventare cantieri. Le difficoltà è data da aumenti costi e cari energia e dal fatto che il Pnrr era stato scritto prima della crisi. Repower eu è molto utile come strumenti. Bisogna semplificare però, in Italia c’è difficoltà nello spendere risorse e portare avanti opere pubbliche. La riforma del codice appalti va in questa direzione. È un lavoro molto complesso sul Pnrr ma è una occasione da sfruttare dandosi una strategia e delle priorità.”

Su riforma fiscale.

Taglio del costo del lavoro è fondamentale. Nostro obiettivo è arrivare a cinque punti del taglio del cuneo fiscale. Altro obiettivo è tassazione che tenga conto della composizione del nucleo familiare e dunque dei figli. Il tema natalità è priorità assoluta ed è materia economica perchè il nostro sistema di welfare non può reggere nel medio periodo, per cui incentivo alla natalità è centrale. Da noi non ci sarà mai aumento della tassazione sulla prima casa.

Sul costo armamenti:

C’è volontà dell’Italia di mantenere gli impegni presi, la libertà ha un costo.

Su Africa ed energia.

Il Blocco navale è un atto di guerra ma io intendo una missione europea in accordo con le autorità del nord Africa per fermare le partenze e valutare i rifugiati da distribuire in Ue. Su questo continuo a lavorare. Molte di queste persone non vogliono lasciare il loro paese, dobbiamo avere approccio diverso in Africa rispetto a quello avuto in questi anni. Il tema energia offre occasione per l’Africa e per l’Europa di tornare a essere presente in quel continente. L’Italia può essere leader in questo nuovo approccio. Siamo in posizione prioritaria perchè i gasdotti del mediterraneo arrivano da noi, abbiamo progetti per collegare Italia e Tunisia dal punto di vista energetico, sulle rinnovabili abbiamo anche enormi margini sia in Italia che in Africa. I paesi Africani sono enormemente interessati nell’investire in tecnologie avanzate per l’energia e l’Italia può essere la porta d’ingresso. Serve un piano Mattei per l’Africa, l’approccio non deve essere predatorio e questa è caratteristica dell’Italia non andiamo in altre nazioni per portare via qualcosa ma per lasciare qualcosa e costruire. Per questo c’è grande domanda d’Italia in Africa. La stabilizzazione della Libia rimane però fondamentale.